Introduzione
Vi è mai capitato di provare ansia in vacanza? Già può succedere….finalmente arrivano le tanto agognate vacanze; finalmente possiamo rilassarci e lasciarci andare alle nostre passioni; almeno per un po’ possiamo smettere di puntare la sveglia presto al mattino, e decidere di fare quello che ci va senza dover per forza rispettare un programma prestabilito dalle esigenze lavorative.
Stress, ansia…. e non è più una vacanza!!
Eppure fatichiamo a rilassarci, non riusciamo a lasciarci andare e “staccare la spina”, continuiamo a pensare al lavoro o alle cose da fare; ecco che arriva lo stress, l’ansia (leggi il mio articolo sulla gestione dell’ansia https://musicaeterapia.it/2016/01/10/gestire-lansia/ )
a volte anche la rabbia (link a mio articolo sulla gestione della rabbia
https://musicaeterapia.it/2015/09/22/la-rabbia-impariamo-a-gestirla/ )
E magari iniziamo anche a somatizzare, non riuscendo a dormire un sonno realmente ristoratore… Nei casi più gravi si può arrivare a sviluppare sintomi che rientrano nel Disturbo Ossessivo Compulsivo (link per approfondire: https://www.slideshare.net/imartini/doc-2013-2014 )
Come mai proviamo stress e ansia in vacanza?
A volte il motivo può essere la nostra difficoltà a lasciarci andare al piacere. Infatti l’eccesso di senso del dovere non ci lascia tranquilli; è come se avessimo un giudice interiore (in psicoanalisi S. Freud lo ha definito Super Io) che continuamente ci osserva e ci punta il dito giudicandoci.
Se questo “giudice interiore” è particolarmente severo, il piacere può a volte essere ostacolato dalla tendenza a forti sensi di colpa, la cui origine può essere antica, magari risale alla nostra educazione o a esperienze passate dove per non aver mantenuto un “controllo serrato sulla nostra vita” abbiamo subito un torto, un’ ingiustizia, o in qualche modo ci siamo sentiti danneggiati.
Questa esperienza ci può aver insegnato in maniera distorta a cercare di controllare il più possibile il mondo esterno e le nostre emozioni per evitare di ritrovarci in situazioni simili imparando quindi a mantenere viva l’ansia e lo stress auto-alimentandoli continuamente con i nostri pensieri e comportamenti.
Certo una minima componente di stress e ansia nella vita è sana e utile; il problema insorge quando avremmo finalmente la possibilità di rilassarci ma non riusciamo a farlo!
Vivere nel presente
Non ce ne accorgiamo ma siamo immersi in un mondo che ci iperstimola, ci offre continue distrazioni, non ci fa vivere nel presente, facendoci credere che esiste sempre un ‘altra realtà che potrebbe renderci finalmente felici, naturalmente acquistando un prodotto o seguendo i consigli di qualche guru che vuole insegnarci cosa è giusto o sbagliato!! Eppure ogni giorno sperimentiamo che gli oggetti posseduti non riescono a portarci la felicità o la piena soddisfazione che le strategie di marketing cercano di venderci attraverso le pubblicità.
Ma è realmente possibile trovare la felicità esternamente a noi?
Infondo tutti noi abbiamo sperimentato nella vita almeno per un attimo una sensazione di pace e benessere senza però riuscire a collegarla a qualche evento esterno particolare…
Tutti sappiamo che vivere nel presente non è così facile, ma la buona notizia è che si può diventare sempre più bravi a farlo aumentando così il nostro livello di serenità e felicità interiore.
Come ridurre stress e ansia in vacanza
Come fare?
Rimuovendo i blocchi emotivi e i pensieri automatici che in maniera inconscia ci ostacolano nel sentirci in contatto con il presente, nel “flusso” della vita. Nessuno può darci una ricetta prestabilita per essere felici, ma ciascuno deve trovare la propria strada; come psicologi possiamo solo aiutare le persone a superare i blocchi nel loro percorso e trovare la propria piena soggettività.
Alcuni consigli pratici che possono aiutare nell’immediato:
- disintossicarsi dai social: cercare per un po’ di giorni (almeno una settimana) di ridurre il più possibile l’utilizzo dei social network, magari eliminandoli del tutto!
- mollare il controllo: non dipende tutto da noi!! Proviamo a ripensare a tutte le volte che ci siamo sentiti in ansia per una situazione che poi è andata come doveva andare…. se ci fossimo goduti di più il presente?
- distrarsi il più possibile con attività piacevoli che non comportino una performance, un voto finale, ma fini a se stesse.
- fare sport: è risaputo che lo sport riduce lo stress…ovviamente in questo caso deve essere un’attività che ci piace e ci fa sentire bene! Non trasformiamola in un dovere!!
- tecniche di respirazione semplici per 10 minuti al giorno: da seduti o sdraiati, inspirare l’aria con il naso, trattenere l’aria per tre secondi e espirare con la bocca per circa 6 secondi ( l’espirazione deve durare di più dell’inspirazione in modo da non immettere troppo ossigeno nell’organismo);se ci aiuta possiamo sentire della musica rilassante mentre facciamo questo esercizio.
Conclusioni
Il modo in cui è organizzata la nostra vita moderna non ci aiuta di certo a “stare nel presente” e godere appieno di quello che abbiamo. Sta a noi cercare di combattere contro questa tendenza e non vivere sempre nel futuro o nel passato. E’ importante cercare di organizzare la nostra vita quotidiana in modo tale da avere almeno qualche momento di benessere dedicato completamente a noi, insomma un pò di “sano egoismo” che ci permette di ricaricare le batterie emotive.
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