Narcisismo patologico: il problema fondamentale è l’autostima. Qual è l’atteggiamento migliore per affrontare il narcisista.

Nel video – articolo di oggi vado ad affrontare il problema principale del narcisismo patologico: l’autostima. Spiego inoltre qual è secondo me l’atteggiamento migliore per relazionarsi con un narcisista, sia che si tratti di un narcisista manipolatore che di una persona con tratti narcisistici.

SIGNIFICATO DI NARCISISMO

Ma qual è il significato di narcisismo? Possiamo definire il narcisismo come il bisogno inconscio di proteggere la propria autostima.

Partiamo con un piccolo ripasso: che cosa si intende per personalità narcisistica? Il narcisismo patologico è caratterizzato da tre principali aspetti:

1) grandiosità: consiste nel bisogno di sentirsi unici, speciali, inarrivabili, migliori, perfetti, non criticabili;

2) bisogno di ammirazione: chi ha una personalità narcisistica ha bisogno di sentire ammirazione provenire dallo sguardo altrui e di essere sempre al centro dell’attenzione;

3) mancanza di empatia: consiste nella difficoltà di mettersi nei panni degli altri e di capire l’effetto che hanno le proprie azioni e comportamenti, perché si è concentrati quasi esclusivamente sui propri bisogni, fino ad arrivare allo sfruttamento e alla manipolazione.

Narcisismo patologico
Narcisismo patologico

NARCISISMO PATOLOGICO: TIPI DI NARCISISMO

Esistono due principali tipi di narcisismo patologico: il narcisismo “overt” e il narcisismo “covert”. Andiamo ora a vedere più nel dettaglio i profili affetti da queste tipologie di narcisismo.

TIPI DI NARCISISMO: NARCISISMO OVERT

Il narcisista “overt” è quello apertamente grandioso, arrogante, sfruttatore, in modo visibile, palese, probabilmente il tipo di narcisista più diffuso e più facilmente riconoscibile.

TIPI DI NARCISISMO: NARCISISMO COVERT

Il narcisista “covert” (tradotto in italiano con “coperto”) si mostra apparentemente come una persona fragile, timida, introversa, bisognosa, ma in realtà con una frequentazione più assidua e attenta, si ci accorge che la persona affetta dal narcisismo covert è focalizzata principalmente sui propri bisogni, scarsamente empatica, e tende spesso ad assumere il ruolo della vittima, manipolando gli altri al fine di ottenere da loro attenzioni e la soddisfazione dei propri bisogni, sfruttando spesso il ricatto emotivo e il senso di colpa.

Il narcisismo covert è spesso più difficile da individuare perché più subdolo, nascosto da un apparente atteggiamento dimesso; si “aggancia” a livello relazionale soprattutto a persone che hanno un forte bisogno di occuparsi degli altri, perché si sentono facilmente in colpa se non lo fanno (la così detta “sindrome dell’infermiera/e”) e facendosi vampirizzare, manipolare, arrivando a strutturare rapporti di dipendenza emotiva con il narcisista.

NARCISISMO PATOLOGICO: CAUSE

Freud e la psicoanalisi ci hanno insegnato che la personalità narcisistica ha un problema fondamentale: la scarsa autostima. La lotta principale che il narcisista si trova ad affrontare ogni giorno è una sola: mantenere in piedi la propria autostima, intesa come l’insieme di giudizi che ognuno di noi ha riguardo sé stesso.

Tutto ciò può suonare strano perché i narcisisti spesso, soprattutto i narcisisti overt, si mostrano spavaldi e arroganti. In realtà questo è una tecnica che utilizzano per proteggersi dalla possibilità di sentirsi sbagliati e inadeguati, inferiori, deboli, di essere rifiutati.

NARCISISMO PATOLOGICO: MONDO ESTERNO E VERGOGNA

Il problema non è tanto il rapporto con sé stessi o con i propri valori e nemmeno una eccessiva severità con sé stessi, ma si tratta di un problema con il mondo esterno, cioè su come gli altri possono giudicarlo.

Infatti, per i narcisisti non si parla di senso di colpa ma di vergogna. Cosa significa esattamente provare senso di vergogna? Il narcisista teme il giudizio dell’altro su di lui e non il giudizio di sé stesso dato da sè stesso, che genera invece senso di colpa nelle persone normalmente nevrotiche, che sono fortunatamente ancora la maggioranza.

Ecco perché le persone con un’organizzazione di personalità narcisistica in psicoterapia raccontano di un loro senso di vuoto interiore, perché è tutto spostato verso l’esterno, verso l’approvazione, mentre in chi soffre ad esempio di ansia di origine nevrotica il problema sta nell’eccessiva severità che rivolgono verso sé stessi.

NARCISISMO PATOLOGICO: IL DRAMMA DEL FALSO SE

Il dramma del narcisista è che ha imparato sin da piccolo che è fondamentale apparire infallibile, perfetto, forte, speciale, non mostrare mai un segno di debolezza. Quindi sin da piccolo il narcisista si è trovato a dover apparire, anche se questo significa mostrarsi completamente diversi da come si è in realtà.

In psicologia si dice che ha sviluppato un “falso Se”, cioè una sorta di maschera che è stato costretto ad indossare per essere stimato, apprezzato e accettato, soprattutto dalla sua famiglia di origine.

I bambini destinati a diventare narcisisti hanno, in realtà, una triste storia familiare dove non sono stati incoraggiati ad esprimere liberamente se stessi e a realizzare i propri desideri e bisogni, ma sono stati spinti in modo più o meno diretto a identificarsi con le aspettative familiari, a soddisfare i bisogni emotivi dei genitori, sopprimendo man mano il proprio “vero Se”.

Questo è valido per ogni persona: per crescere in modo sereno e diventare un adulto felice, è necessario che da bambino qualcuno lo aiuti davvero a capire chi è ed a trovare la strada giusta per potersi esprimersi liberamente, senza sentirsi obbligato ad apparire.

FREUD E IL NARCISISMO

Ricordiamoci comunque, come Freud ci ha insegnato, che in realtà tutti noi possediamo una quota più o meno piccola di narcisismo ed è importante averla, perché contribuisce alla cura della presentazione di noi stessi su come ci presentiamo al mondo esterno.

Il narcisista patologico in realtà soffre e soffre tanto. Lui stesso è una vittima del narcisismo. Infatti, non si nasce narcisisti ma si viene allevati in questo modo dalla famiglia di origine e dalla società.

Ovviamente dobbiamo difenderci dalle manipolazioni che spesso il narcisista mette in atto per raggirarci facendoci fare quello che vuole e salvare così la sua autostima, ma dobbiamo anche capire che è sbagliato dividere il mondo tra buoni e cattivi perché questo atteggiamento porta solo a divisioni e conflitti senza senso.

È importante capire qualcuno e i suoi errori, senza per forza giustificarlo; ma capire ci aiuta a non riempirci di rabbia quando subiamo o abbiamo subito dei maltrattamenti da un narcisista e ci porta a superare in maniera più facile e veloce queste situazioni. La rabbia ci tiene legati al passato e all’illusione di poter cambiare qualcuno che non vuole o non sa cambiare; invece è importante utilizzare la rabbia per trasformarla in assertività ed energia per realizzarci nella vita.

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Narcisista covert: come affrontarlo con assertività. Consigli pratici.

Introduzione

Narcisista covert : come affrontarlo con assertività. Consigli pratici. Ciao! Nel video – articolo di oggi ti parlerò di una tipologia specifica di Narcisismo, il narcisismo covert. Ti spiegherò quali sono le principali caratteristiche di questo tipo di narcisismo e come affrontarlo.

Narcisista covert

Siamo abituati a pensare al narcisista, uomo o donna che sia, come ad una persona piena di sé, arrogante, grandiosa nei modi e nelle espressioni, sempre pronta a glorificare se stesso e le proprie imprese. E’ estroverso e ama stare al centro della scena. Vuole essere ammirato, adorato, ha un eccessivo bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. Questa tipologia più classica, viene definita narcisismo “overt”.

Ma esiste anche una tipologia di narcisismo viene definita “covert”, (termine inglese che significa nascosto), che si comporta in maniera opposta, cioè appare timido, riservato, introverso. Ha molta paura del giudizio e del rifiuto  per questo spesso evita le relazioni sociali. Come ho spiegato in un video precedente in entrambe le tipologie di narcisismo c’è sempre un’ autostima fragile, solo che nel modello più classico viene coperta con questo atteggiamento grandioso, mentre nel covert il soggetto cerca di evitare tutte quelle situazioni dove la sua autostima potrebbe essere in pericolo.

Patisce molto la critica e cerca di evitare ogni tipo di confronto con l’altro, è alla ricerca costante di approvazione e di sentirsi unico e speciale. Se non riceve l’attenzione che pretende può diventare anche molto aggressivo, anche se a volte lo fa in modo passivo, attraverso il silenzio e il broncio. Anche qui sono presenti fantasie di grandiosità, solo che sono nascoste da un atteggiamento apparentemente umile timido, modesto. Riferisce di provare molta ansia e a volte sono presenti episodi di attacchi di panico.

Narcisista covert nelle relazioni

Spesso si presentano come artisti sensibili o intellettuali. Se si osservano bene nei rapporti in realtà spesso sfruttano gli altri, con un atteggiamento passivo, bisognoso dove in realtà l’altro viene manipolato attraverso il senso di colpa.

Nella relazioni poco alla volta si apre all’altro, ma si presenta come sfortunata, sofferente, per spingere e manipolare l’altro. Utilizza molto il vittimismo per spingere gli altri a fare quello che vuole lui o lei. E’ molto cetrato in realtà su di sé e suoi suoi bisogni e dimostra scarsa empatia. Infatti se l’altro fa delle richieste il narcisista covert in realtà si rifiuta colpevolizzandolo ulteriormente poiché è lui quello bisognoso.

Narcisista covert: come affrontarlo?

Come affrontare il narcisista covert? Anche in questo caso l’assertività ci viene in aiuto! Ecco alcuni consigli pratici:

  1. Come ho spiegato nei diversi video che troverete nella playlist dedicata all’assertività, dobbiamo sempre stare molto attenti a non farci manipolare dai sensi di colpa. Questi individui spesso utilizzano il senso di colpa per poterci controllare e mantenere legati al loro; ricordiamoci che la colpevolizzazzione può essere utilizzata sia in modo diretto facendoci delle accuse oppure indiretto facendoci sentirci in colpa attraverso il vittimismo.
  2. Diffidiamo di chi non è capace di riconoscere anche il proprio ruolo e le proprie responsabilità nelle cose che gli capitano nella vita. Infatti può capitare che all’inizio di un rapporto qualcuno ci faccia tenerezza quando ci racconta delle proprie sventure e ci può venire voglia di aiutarla. Ma ci dobbiamo sempre chiedere: questa persona cerca attivamente di portare dei cambiamenti nella propria vita? Questa persona cerca di chiedersi in che modo ha contribuito a trovarsi nelle situazioni di difficoltà che ci racconta?
  3. Ricordiamoci che nei rapporti è fondamentale la reciprocità: dobbiamo dare quanto riceviamo e ricevere almeno quanto diamo.

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