Ansia… come gestirla? In questo video continuo a parlarvi di come fare a gestire l’ansia, in particolare l’ansia inappropriata, Molti si chiedono: ansia come combatterla? Ma è proprio vero che bisogna combattere l’ansia? Può infatti capitare a tutti di avvertire un’ ansia perenne che ci accompagna durante tutta la giornata o un’ansia senza motivo…
Ansia paura e panico
Nel primo video di questa serie che trovate sul mio canale youtube https://www.youtube.com/user/mikyjazz100 ho distinto tra ansia, paura e panico: spesso infatti vengono usati come sinonimi, ma non è in realtà così… son infatti tre stati della mente e del corpo differenti ma collegati. Per approfondire ecco il link di un mio precedente articolo: https://www.musicaeterapia.it/2018/12/22/psicologo-torino-ansia-rimedi-parte-1/
Abbiamo visto che la paura è una delle 6 emozioni di base e quindi come tale non è patologica, ma una risorsa fondamentale che ci ha donato la natura per proteggerci dai pericoli e sopravvivere. La paura “sana” nasce infatti da un pericolo reale esterno o interno a noi, tipo una macchina che ci sta venendo addosso mentre attraversiamo una strada oppure un forte mal di stomaco che avvertiamo dopo aver mangiato qualcosa di avariato.
L’ansia è invece una risposta psicofisica più vaga, complessa e aspecifica rispetto alla paura. Infatti l’ansia prevede la presenza di pensieri di pensieri anticipatori rispetto al futuro spesso negativi e catastrofici; se questi pensieri diventano preponderanti si parla di ansia anticipatoria.
Ansia e stress sono componenti presenti nella vita di ognuno di noi; non dobbiamo quindi pensare di eliminare l’ansia ma di gestirla poiché se impariamo a capire il significato e i sintomi può diventare un’ occasione di crescita e di cambiamento.
L’ansia infatti ci spinge ad agire: immaginiamo di avere appena saputo che a lavoro stanno per licenziare alcuni dipendenti per un taglio al personale; questa notizia ci farà provare un’ansia reattiva che ci metterà in moto per trovare delle soluzioni: potremo aggiornare il nostro curriculum o iniziare un corso di formazione o andare a parlare con il nostro capo etc…
Se però prendono il sopravvento i pensieri catastrofici ecco che potremmo trovarci nella situazione di un’ansia continua e forte che potrebbe trasformarsi in un’ansia cronica!
Vi spiego di seguito due tecniche che possiamo utilizzare in questi casi. Potrebbero sembrare degli esercizi contro l’ansia, ma in realtà sono solo delle strategie per imparare a gestirla meglio, proprio perché non è nostra nemica di per sé!
Ansia cosa fare: respiriamo correttamente
Quando siamo in ansia tendiamo a respirare con la parte apicale dei polmoni facendo respiri corti e aumentando il numero dei cicli respiratori; questa modalità però ci fa incanalare troppo ossigeno e in fretta e contribuisce ad aumentare l’ansia. Questo tipo di respirazione corta e intensa ci arriva dall’evoluzione: infatti gli animali respirano in questo modo quando si preparano a correre per scappare o attaccare.
Quindi quando ci accorgiamo di respirare in questo modo possiamo sederci comodamente su di una sedia con la schiena dritta; prendiamo l’aria dal naso e buttiamola fuori dalla bocca lentamente ( guarda il video) e senza forzare. E’ necessario inspirare per circa tre secondi e buttare fuori l’aria lentamente dalla bocca per circa 6 o 7 secondi. Facciamo almeno 8 respiri così da seduti.
Ansia cosa fare: mettiamo in discussione i pensieri catastrofici
Come ho spiegato all’inizio di questo articolo alla base dell’ansia cronica, generalizzata e “inappropriata” ci sono i pensieri automatici catastrofici. Un famoso psicologo americano Albert Ellis ci ha insegnato che per ridurre l’ansia è utile mettere in discussione tutti quei pensieri catastrofici e ipergeneralizzati che si creano in noi durante i momenti di ansia e stress e che contribuiscono sia a crearla che a mantenerla.
Nel primo video di questa serie ho spiegato come sia importante mettere per iscritto questi pensieri automatici, scrivendoli amano su di un foglio. Fatto questo è importante rileggerli e vedere come sono accumunati dal tentativo di rifiutare qualcosa o dal volere che qualcosa assolutamente accada.
Leggendo bene si vedrà che è possibile facilmente aggiungere il verbo “deve” sia nella forma affermativa che negativa; ecco alcuni esempi: “non devo assolutamente sbagliare”, “non devo assolutamente perdere il lavoro, sarebbe una catastrofe”, “non mi deve trattare male”, “tutti mi devono portare rispetto”, “devo terminare questo lavoro al più presto” etc…. tutti questi “devo”, “deve” o ” non devo”, “non deve” descrivono quindi un pensiero rigido, schematico, ipergeneralista. Ecco che allora dobbiamo provare a mettere in discussione questi pensieri e chiederci : “ma perché devo per forza….”, oppure ” perché lui o lei devono per forza…”, “per quale ragione logica e scientifica le cose devono andare come io vorrei?”..
Perché devo per forza no sbagliare mai? Sarà una catastrofe se succede? Perché devono trattarmi sempre tutti bene? E’ una catastrofe se qualche volta non succederà? Morirò per questo?…
Provate a mettere in discussione i vostri pensieri automatici in questo modo.
Conclusioni
Ansia come gestirla? L’ansia non è di per sé patologica, ma può essere utile per segnalarci che qualcosa della nostra realtà è cambiata o sta cambiando. Solo quando diventa eccessiva, inappropriata rischia di trasformarsi in ansia cronica e generalizzata. Riprendere una corretta respirazione e imparare a gestire e contestare i pensieri automatici catastrofici ci può aiutare.
Questi sono solo alcuni utili consigli che però non possono sostituire un percorso di psicoterapia.
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